Per quelli come me scrivere un libro è come fare un mobile o un tavolo per l’ebanista, ci stanno fatica, passione, aspettative, insomma tante cose. In più, dopo 10 anni sono tornato a scrivere con mio figlio Luca, tu chiamale se vuoi emozioni, come canterebbe Lucio Battisti.
Come abbiamo scritto su Amazon, “Il lavoro ben fatto è una cultura, un approccio, una possibilità di cambiamento culturale e sociale. È la scelta di mettere sempre una parte di sé in quello che si fa. È la soddisfazione che si prova a farlo bene. È l’importanza di tenere insieme la testa, le mani e il cuore. È la consapevolezza di poter conquistare un futuro migliore, per l’Italia e per il mondo.Il libro racconta come è nata e si è strutturata questa possibilità attraverso le idee, i progetti, l’attività sul campo, i risultati. Perché ha senso farla crescere sempre di più. Perché è una possibilità e non un sogno.
Insieme alla storia del lavoro ben fatto, una storia di famiglia che ha attraversato tre generazioni. Per ora.”
Niente, spero siate in tante e in tanti a leggerlo, per ora si può acquistare online, speriamo presto anche in libreria.
